L’Università degli studi di Bari Aldo Moro opera a sostegno della piena integrazione accademica degli studenti titolari di protezione internazionale sin dal 2016 attraverso il Centro per l’Apprendimento Permanente – C.A.P.
L’Università degli studi di Bari Aldo Moro opera a sostegno della piena integrazione accademica degli studenti titolari di protezione internazionale sin dal 2016 attraverso il Centro per l’Apprendimento Permanente - C.A.P.
L’Università degli studi di Bari Aldo Moro opera a sostegno della piena integrazione accademica degli studenti titolari di protezione internazionale sin dal 2016 attraverso il Centro per l’Apprendimento Permanente – C.A.P.
Il C.A.P. sostiene i processi di riconoscimento e validazione dei titoli di studio e delle competenze professionali di rifugiati, assistendo gli utenti con protezione internazionale nel percorso accademico, partecipa a progetti internazionali, comunitari, nazionali e regionali che promuovono l’integrazione degli studenti con protezione internazionale, organizza e partecipa a seminari, convegni, webinair dedicati all’integrazione accademica dei rifugiati.
Nel 2017 è stata rilasciata per la prima volta a livello nazionale a due titolari di protezione internazionale la qualifica regionale di mediatore interculturale, attraverso un percorso di individuazione, validazione e certificazione delle competenze.
Nel novembre 2019 l’Università di Bari ha ospitato la 4° sessione nazionale EQPR, cui hanno partecipato 49 candidati.
Inoltre, dall’a.a. 2020-21, l’Ateneo di Bari riconosce l’European Qualification Passport for Refugees come documento valido al fine dell’immatricolazione.
Dal 2016 l’Università di Bari promuove la partecipazione al bando del Ministero dell’Interno e della CRUI, con la partecipazione di ANDISU, che assegna 100 borse di studio a sostegno del diritto allo studio di beneficiari di protezione internazionale per l’accesso a corsi di laurea e dottorati di ricerca.
Dal 2020 l’Università di Bari partecipa al progetto “Mentorship – Verso una rete italiana di università inclusive” organizzato dall’Organizzazione internazionale delle migrazioni (OIM) con l’obiettivo di coinvolgere attivamente i giovani universitari attraverso un sistema di tutoraggio tra pari per creare una comunità accademica più coesa e inclusiva.