I tutor per l’inclusione sono a disposizione di studenti e studentesse con bisogni specifici, tra i quali richiedenti e titolari di protezione internazionale, per fornire un supporto didattico nella loro carriera accademica e, in alcuni casi, hanno assunto un ruolo importante anche come “mediatori relazionali” per studenti con forti difficoltà di socializzazione nel contesto universitario di riferimento. Sono chiamati, nello specifico, a dare vita ad una relazione positiva e supportiva attuando forme personalizzate di interazione e stimolando un atteggiamento positivo verso le discipline oggetto di studio, stimolare il ricorso a strategie e modalità di gestione dello studio efficaci, al fine di favorire maggiori livelli di autonomia e autoregolazione e di massimizzare il progresso e successo universitario, incentivando la propensione a partecipare alla vita universitaria.
Le studentesse e gli studenti che si trovano a svolgere questo compito, sono invitate/i anche a: segnalare eventuali barriere e ostacoli che tendono a rendere difficoltoso il diritto allo studio e la partecipazione attiva alla vita universitaria da parte di tutti gli studenti e
studentesse; svolgere i propri interventi di supporto allo studio e alla partecipazione universitaria nei contesti più naturali possibile (aule, aule studio o in generale spazi tipicamente frequentati dagli studenti e dalle studentesse); partecipare ad operazioni di monitoraggio della qualità dell’inclusione universitaria e delle azioni programmate di supervisione.